Sunday 28 December 2014

Il latte e l'evoluzione

Mi sono imbattuto nell'argomentazione anti-vegana secondo la quale sarebbe erroneo sostenere che è innaturale e dannoso per gli umani bere il latte da adulti (e infatti gli altri mammiferi non lo fanno), perché, grazie ad alcune mutazioni, una buona parte degli umani ha sviluppato la capacità di digerire il lattosio anche da adulto (capacità che manca al 65% dell'umanità e a tutti gli altri mamimferi).
L'argomentazione, ancorché sofisticata, è fallace dal punto di vista di una interpretazione corretta dell'evouzionismo. I genetisti ci dicono che numerose popolazioni, grazie ad alcune mutazioni (diverse a seconda delle popolazioni), hanno sviluppato la capacità di digerire il lattosio anche da adulti; l'alternativa, quando queste mutazioni sono state selezionate in quanto "migliorative", sarebbe stata l'estinzione della popolazione. La natura seleziona il meno peggio, non il meglio ipotizzabile. Il meno peggio era chi riusciva a nutrirsi di latte da adulto; il meglio ipotizzabile sarebbe stato chi avesse eventualmente potuto trarre vantaggi identici o addirittura maggiori nel bere il latte piuttosto che nell'evitare di farlo (cibandosi di altro); e ciò non è affatto dimostrato. Il problema era che l'altro cibo, in certi momenti, non era a disposizione (o per lo meno non lo era altrettanto facilmente quanto lo era il latte presso popolazioni dedite alla pastorizia).
P.S.  la lotta tra le aziende lattiero casearie e gli studiosi vegani è priva di interesse per me, tanto più che amo il latte fresco intero (possibilmente non pastorizzato), la panna fresca e tutti i tipi di formaggi.