Monday 24 January 2011

Much better


Sono dieci anni che fatico a capacitarmi del fatto che molta gente ritenga non accettabile il sintagma “molto migliore”; mi rincuora un po’ il fatto che ho l’impressione che esso non venga rifiutato dal modulo grammaticale inconscio, bensì da un tentativo (assai maldestro) di analisi metalinguistica effettuato mentre si ascolta un’altra persona che parla, o anche sentendo se stessi (analisi che, sulla base del rifiuto di *più migliore”, passando dal particolare all’universale, formula la regola iperpotente – per sicurezza, diciamo - di non mettere avverbi prima di “migliore”.


Wednesday 19 January 2011

Italianini


Gli italiani, da un certo punto di vista, possono essere divisi in due gruppi (con tanti individui in una zona grigia, in verità): chi è interno al potere e chi ne sta fuori. Dentro è anche chi ha il ruolo di soddisfare il target di coloro che sono più accorti di fronte allo schifo degli aspetti più deleteri dei crimini del potere.
Interni al potere sono dunque: mafiosi, democratici di partito, fascisti, alcuni magistrati, giornalisti, vescovi, alcuni docenti universitari, imprenditori disonesti e una serie di altri ladri legalizzati.
Gli intrecci mafia-CIA-fascisti-massoni-Vaticano (Sindona, Calvi, Marcinkus, Gelli, Craxi, Berlusconi, Carboni, Cosa nostra etc.) sono appurati e sconcertanti; dovrebbero avere effetti dirompenti sull'opinione di chi crede di vivere nella democrazia (ridicolissima farsa) e invece... chi se ne fotte??!!
Meglio pensare a studiare e a vivere i propri rapporti personali; o no?


Wednesday 5 January 2011

Grammatiche

La linguistica (grammatica scientifica) sta alla grammatica normativa come la tricologia sta all’arte dei parrucchieri (fisiologia vs. moda – non importa quanto nobile, bella e/o plurisecolare essa possa essere).


Una sorta di immoralità


Credere nella democrazia dopo quasi 100 anni di ininterrotta congruenza tra i dati empirici e le teorie di Stato e rivoluzione è immorale (non intendo dire che l’anomalia italiana non vada risolta: una rappresentanza borghese efficiente potrebbe dare qualche soddisfazione a tutti).

D’altra parte credere che la soggettività rivoluzionaria sia un prodotto storico oggettivo è un chiaro errore (Bordiga e i suoi seguaci che ne hanno tratto le conseguenze ovvie stanno a dimostrarlo col loro fallimento).


Basta dubbi


Sir Peter Medawar (Nobel Prize in Physiology or Medicine 1960) said: “The alternative to thinking in evolutionary terms is not to think at all.”
E con la rivoluzione dei sequenziamenti dei genomi le cose sono ancora più sicure: leggasi Al di là di ogni ragionevole dubbio. La teoria dell'evoluzione alla prova dell’esperienza di Sean B. Carrol, 2008.