Saturday 31 July 2010

L'argomento dell'improbabilità

Le entità complesse, quali ad esempio certi organi o gli interi organismi, sono statisticamente improbabili; molto improbabili. Lungi ciò dal dimostrare l'esistenza di un creatore di essi, come tanti umani fermamente credono, sembra quasi andare in direzione contraria. Il cuore del ragionamento è la seguente frase di Richard Dawkins: "per quanto l'entità che si cerca di spiegare evocando un creatore possa essere statisticamente improbabile, il creatore stesso è almeno altrettanto improbabile" (L'illusione di Dio, 73); se le cose complesse non possono essere accadute senza un deliberato progetto, cosa c'è di più complesso di un creatore di cose complesse? Chi ha progettato il progettatore? Che la catena finisca con Dio, come pretendeva l'illustre aquinate, non sembra in alcun modo conclusione cogente.

Ecco la frase originale di Dawkins (The God Delusion, 114):
However statistically improbable the entity you seek to explain by invoking a designer, the designer himself has got to be at least as improbable.

Friday 30 July 2010

Preparandosi a Berlino

Il disprezzo che i governi del blocco sovietico avevano nei confronti dell'idea che la struttura determina la sovrastruttura era assoluto; ciò, naturalmente, è paradossale; mi viene da dire surreale. I teorici borghesi che fanno finta di non capirlo mi fanno schifo.

Friday 16 July 2010

Amore - un intervento brutale


La psicologia evoluzionistica, in tema d'amore, ci prepara a non rimanere scioccati quando succedono quelle cose dolorose, incomprensibili per chi non conosce (o almeno intuisce) le spiegazioni evoluzionistiche. Per esempio:

Lei ti lascerà quando sarà fermamente convinta di averne trovato uno migliore. Ci sono varie tipologie di questi "uni migliori"; le più diffuse, tuttavia, mi sembrano le interpretazioni più o meno personali, per lo più inconscie, da parte delle donne, di chi sarà il genitore migliore. La parola chiave potrebbe essere "sicurezza"; essa può derivare da
- forza fisica (bellezza),
- disponibilità di mezzi materiali (ricchezza) e, per le più evolute, intellettuali (intelligenza e cultura - thanx God),
- scarsa propensione alle avventure extraconiugali (e qui si entra in conflitto con l'altro sesso).

Lui, se ti ha amato, potrà farlo per sempre; basta solo che, una volta terminato il periodo della passione esclusiva per te (che può durare anche qualche anno), abbia la possibilità di continuare a ingannare i suoi geni che, inconsapevolmente per lui, continuano a dirgli: "cerca di riprodurti con quella ragazza giovane e snella"; "ecco, ora anche con quell'altra". I geni non sono dei genii e non hanno capito che esiste la contraccezione; quindi si accontentano dei rapporti sessuali; la coscienza dell'uomo ignora (se egli non conosce la psicologia evolutiva o se è cristiano o anche di altre religioni) che lo scopo del suo DNA è creare mezze copie di sé (mezze, perché di più non si può, non essendo noi amebe) e si limita a sentire una vocina che gli dice: "che figa quella lì! Come sarebbe bello accoppiarsi con quella lì".
Molti uomini sono costretti a lasciare le mogli a causa dell'impossibilità di essere mariti cornificatori socialmente accettabili e anche a causa della scarsa propensione, da parte di molte donne, a essere semplici amanti; il guadagno genetico di una donna-amante è infatti davvero gramo; la speranza delle donne-amanti è spesso quella di rompere famiglie formate per crearne di nuove.
L'uomo può anche mettere a tacere il suo DNA avvalendosi del meretricio; quest'ultimo mostra che qualsiasi merce abbia un mercato viene venduta, sempre e comunque, in barba a ogni legge, giuridica o morale che sia (cfr. anche le armi e la droga).

Tuesday 13 July 2010