Friday 12 February 2010

Ruhlen e il positivismo


Ruhlen ha capito come deve andare a finire la storia e ci lavora su pasticciando. Qualcosa di analogo è capitato con i positivisti; ebbero l'idea inevitabile che la filosofia e la scienza dovessero divenire la stessa cosa, poi con i loro pasticci hanno esposto un'intuizione corretta al dileggio (scorretto, ma reso possibile dai loro errori pratici).
Allo stesso modo la monogenesi infarcita di errori si indebolisce in linguistica, anche se da altre scienze ormai sappiamo che la monogenesi è un punto di arrivo ineludibile (i linguisti che combattono giustamente gli errori di Ruhlen sono meno giustificabili quando ignorano che la psiconeurobiologia sincronica e diacronica grida: "innatismo e monogenesi" ormai da più di qualche anno).

Wednesday 3 February 2010

Cartellino rosso


L'eliminativismo dei Churchland è talmente potente che i suoi avversari hanno scelto di attaccarne e dileggiarne una ridicola caricatura inventata da loro stessi (pietosi!).
Il fenomeno d'altra parte è noto; il riduzionismo ha subito la stessa sorte. Come dice Pinker il riduzionismo è come il colesterolo: c'è quello buono e quello cattivo; i riduzionisti aderiscono a quello buono, i nemici del riduzionismo attaccano quello cattivo (per lo meno, aggiungerei, quelli che vogliono conservare l'apparenza di essere razionali, a costo però di falsare le posizioni altrui); ma il riduzionismo cattivo non ha sostenitori e quindi è del tutto inutile attaccarlo.
P.S.: quando l'esistenzialismo, la fenomenologia e l'ermeneutica filosofica scompariranno, sarà un bel giorno per il pensiero umano (l'elenco non è esaustivo).