Sunday 18 January 2009

Ancora sul determinismo (e su Dio)


Il calcolo non deterministico non è ontologicamente motivato (se non a livello subatomico); è solo una necessità della nostra ignoranza; e la smettano di rompere le palle con i quanti, perché c'è l'emergenza; e quando guardo il pattinaggio in tv lo schermo non si mette IMPREVEDIBILMENTE a trasmettere ginnastica artistica.
Gli unici attacchi sensati al determinismo vengono dai religiosi; solo che le loro risposte ci lasciano più nel buio delle domande. Dio è una rappresentazione della nostra più insanabile ignoranza sull'infinito spazio-temporale.
La religione chiama risposte le domande.

Determinismo


"Possiamo considerare lo stato attuale dell'universo come l'effetto del suo passato e la causa del suo futuro. Un intelletto che ad un determinato istante dovesse conoscere tutte le forze che mettono in moto la natura, e tutte le posizioni di tutti gli oggetti di cui la natura è composta, se questo intelletto fosse inoltre sufficientemente ampio da sottoporre questi dati ad analisi, esso racchiuderebbe in un'unica formula i movimenti dei corpi più grandi dell'universo e quelli degli atomi più piccoli; per un tale intelletto nulla sarebbe incerto ed il futuro proprio come il passato sarebbe evidente davanti ai suoi occhi".

Pierre-Simon Laplace
Cfr. anche Emergenza e la postilla.

Saturday 17 January 2009

L'àbito


"Clothes make the man. Naked people have little or no influence on society".

Mark Twain

Wednesday 14 January 2009

Come uno dei passeri...

Beda il Venerabile, nel secondo libro della sua Historia ecclesiastica gentis Anglorum, riporta le seguenti parole, che sarebbero state pronunciate da un consigliere del re Edwin di Northumbria (che regnò dal 616 al 633):

O re, la vita degli uomini sulla terra, a confronto di tutto il tempo che ci è conosciuto, mi sembra come quando tu stai a cena con i tuoi dignitari d’inverno, con il fuoco acceso e le sale riscaldate, mentre fuori infuria una tempesta di pioggia e di neve, ed un passero entra in casa e passa velocissimo. Mentre entra da una porta e subito esce dall’altra, per questo poco tempo che è dentro non è toccato dalla tempesta ma trascorre un brevissimo momento di serenità; ma subito dopo rientra nella tempesta e scompare ai tuoi occhi. Così la vita degli uomini resta in vista per un momento, e noi ignoriamo del tutto che cosa sarà dopo, che cosa è stato prima.

Talis [...] mihi videtur, rex, vita hominum praesens in terris, ad comparationem eius, quod nobis incertum est, temporis, quale cum te residente ad coenam cum ducibus ac ministris tuis tempore brumali, accenso quidem foco in medio et calido effecto caenaculo, furentibus autem foris per omnia turbinibus hiemalium pluviarum vel nivium, adveniens unus passerum domum citissime pervolaverit; qui cum per unum ostium ingrediens, mox per aliud exierit. Ipso quidem tempore, quo intus est, hiemis tempestate non tangitur, sed tamen parvissimo spatio serenitatis ad momentum excurso, mox de hieme in hiemem regrediens, tuis oculis elabitur. Ita haec vita hominum ad modicum appare; quid autem sequatur, quidve praecesserit, prorsus ignoramus.


Tuesday 13 January 2009

Processi irreversibili


Il tostapane, grazie a un flusso di elettroni, scalda il pane; ed è un processo irreversibile: non si può de-abbrustolire un pezzo di pane per generare elettricità (cfr. Rubí 2009).

"La struttura profonda di una trasformazione è costituita dal decadimento" (Peter Atkins, cit. in Dawkins 2001, 3).

Qui si parla delle leggi fisiche dell'universo, non dell'eventuale progresso umano.

I duo


Rimarchevole il fascino dei duo, quali  Capsula e Nucleo, Gino e Michele, Ale e Franz, Gervasio e Protasio.

Thursday 8 January 2009

Giochini intellettuali stantii


Il giochino di negare il determinismo (che non può essere che rigido), funziona solo quando si confondono più o meno volutamente, più o meno consapevolmente, problemi ontologici con problemi gnoseologici. Il caso è solo la nostra ignoranza.
Per il mondo subatomico potrebbe non essere così, ma esiste l'emergenza, CAZZO.

Io mi dico...


... è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati (Fabrizio De André, Giugno ‘73, in Volume VIII).

Wednesday 7 January 2009

Ricordati che devi morire


Morieris, non quia aegrotas, sed quia vivis (Seneca, ad Luc. 78,6).

Tamquam semper victuri vivitis (Seneca, brev. 3, 4)